Nel corso dell’anno 2017 sembra consolidarsi una ripresa economica seppure lenta ed incerta. In questo contesto non deve essere sprecata l’occasione per aggredire l’alto tasso di disoccupazione giovanile.
In attesa di misure più organiche e strutturali ormai da tempo urgenti che leghino impresa e scuola e che si spingano anche ad una profonda revisione degli strumenti volti ad incentivare l’entrata nel mondo del lavoro, anche attraverso l’apprendistato in tutte le sue fattispecie, è con favore che accogliamo le agevolazioni dell’alternanza scuola lavoro, che se pur con durata limitata ed incentivi non esorbitanti, aiuta le assunzioni dei giovani.
In un mondo del lavoro del prossimo futuro, in cui le opportunità lavorative varieranno in conseguenza del cambiamento tecnologico che verrà, come ad esempio grazie all’attuale affermarsi progressivo della c.d. industria 4.0, per i giovani e per l’impresa sarà importantissimo entrare in contatto e costruire relazioni già durante il periodo di studio.
L’incentivo di alternanza scuola lavoro è entrato in vigore il 01/01/2017 che scadrà il 31/12/2018 consiste in uno sgravio contributivo sommabile a quello dell’apprendistato per un periodo di un triennio e per un massimo di € 3.250,00 annue su contributi a carico datore di lavoro esclusi i contributi INAIL.
Spetta, quindi, se l’impresa assume a tempo indeterminato anche in apprendistato un giovane neodiplomato/laureato che abbia svolto presso l’azienda, durante il piano di studi, una certa percentuale del periodo di alternanza scuola lavoro.
Per accedere all’incentivo dovrà essere inoltrata apposita domanda all’INPS al fine del riconoscimento dello stesso.